Nella Grande Guerra al soldato italiano si riconosceva l’esigenza di frequentare prostitute, attività già organizzata nella vita civile, regolando di conseguenza anche il meretricio al fronte.
In questo intenso libro sulla prostituzione durante la Grande Guerra, Sema, racconta come al fronte si fossero trasferite anche le “professioniste” della penisola, seguendo “la domanda” di molti uomini giovani e robusti. Questo aveva provocato anche il sorgere di molte iniziative locali che costituivano un problema per i comandi, già alle prese con l’efficienza dei reparti minacciata da soldati resi inabili da malattie “celtiche”, quel “mal francioso” che i cugini d’oltralpe definivano “male italiano”. Gradevoli le fotografie artistiche di inizio secolo che illustrano il volume.
Details
- Pagine 96
- Fotografie 15
- Formato 17x24 - Legatura in brossuraIl caso della Terza Armata